Con la crescente esposizione dell'Italia a eventi naturali estremi, una polizza obbligatoria per le abitazioni potrebbe offrire una protezione concreta. Quali sono i vantaggi per i proprietari e quale l'impatto economico per il Paese?
Negli ultimi anni, l'Italia ha assistito a un aumento significativo di eventi catastrofici come terremoti, alluvioni e frane, che hanno colpito duramente le abitazioni e le infrastrutture. Solo tra il 2010 e il 2020, i danni causati da questi eventi sono stati stimati in oltre 32 miliardi di euro. Nel 2023, la frequenza di alluvioni ha continuato a crescere, con danni stimati in oltre 2 miliardi di euro solo nella regione Emilia-Romagna. La necessità di una protezione più diffusa contro le catastrofi naturali ha riacceso il dibattito sull'introduzione di un’assicurazione obbligatoria per le abitazioni, uno strumento che potrebbe garantire risarcimenti rapidi e adeguati ai proprietari di immobili danneggiati.
L'esigenza di una protezione diffusa
In Italia, il 78% del territorio è classificato a rischio sismico, mentre il 91% dei comuni è esposto a frane o alluvioni . Tuttavia, meno del 3% delle abitazioni è coperto da una polizza contro i rischi catastrofali, secondo le stime dell'ANIA (Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici). Ciò significa che, in assenza di un’assicurazione, i proprietari devono far fronte autonomamente ai costi di riparazione o ricostruzione. Questo scenario diventa ancora più complesso quando i fondi statali per l’emergenza, come i contributi della Protezione Civile, non sono sufficienti a coprire tutte le necessità.
I costi dell’assicurazione
Il costo di una polizza obbligatoria varierebbe in base alla zona geografica e al rischio specifico. Ad esempio, nelle zone ad alto rischio sismico, i premi potrebbero oscillare tra 150 e 300 euro all'anno per abitazioni di medie dimensioni, mentre nelle aree a basso rischio, i costi si ridurrebbero a circa 75-150 euro annui. Una stima generale prevede che il costo medio nazionale potrebbe aggirarsi intorno ai 200 euro annui per abitazione. L'introduzione dell’obbligatorietà della polizza potrebbe tuttavia abbassare i costi medi grazie a una maggiore partecipazione al sistema assicurativo.
Benefici per i proprietari e per lo Stato
L’introduzione di un'assicurazione obbligatoria avrebbe un impatto significativo non solo per i singoli proprietari, ma anche per l’economia nazionale. Per i cittadini, significherebbe una protezione immediata in caso di catastrofe: ad esempio, in caso di terremoto, il costo medio di ricostruzione di un’abitazione può variare tra 200.000 e 400.000 euro, cifre che la maggior parte delle famiglie non è in grado di affrontare senza un supporto assicurativo. Inoltre, secondo il CRESME (Centro Ricerche Economiche Sociali e di Mercato per l’Edilizia e il Territorio), l’assicurazione obbligatoria potrebbe ridurre del 40% il carico finanziario che attualmente grava sulle casse dello Stato per la gestione delle emergenze.
Critiche e sfide
Nonostante i potenziali benefici, l'introduzione di una polizza obbligatoria non è priva di critiche. Alcuni esperti temono che l’aumento dei costi per le famiglie, specialmente nelle zone più a rischio, possa generare malcontento. In effetti, se da una parte si stima che la spesa media annuale per le famiglie italiane potrebbe aumentare di circa 150-200 euro, dall’altra vi è il timore che i premi assicurativi possano salire troppo rapidamente, soprattutto nelle aree ad alto rischio. Per evitare squilibri, sarebbe fondamentale stabilire un tetto massimo per i premi assicurativi e prevedere incentivi fiscali per le fasce di reddito più basse.