Guida pratica per inquilini e futuri acquirenti delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica
Quando si parla di case popolari, uno degli aspetti più importanti da conoscere è il diritto di prelazione, un'opportunità che può consentire agli inquilini di acquistare l’immobile in cui vivono a condizioni vantaggiose. Ma come funziona questo diritto? Chi ne ha accesso e quali sono i requisiti per esercitarlo? In questo articolo analizzeremo in dettaglio tutti gli aspetti fondamentali del diritto di prelazione nelle abitazioni di edilizia residenziale pubblica.
Cos’è il Diritto di prelazione nelle case popolari?
Il diritto di prelazione è la possibilità, riconosciuta dalla legge, che permette agli inquilini di una casa popolare di acquistare l’immobile nel momento in cui l’ente proprietario (ad esempio, il Comune o l’ente gestore) decide di metterlo in vendita. Questo diritto garantisce un trattamento prioritario agli occupanti rispetto ad altri potenziali acquirenti, permettendo loro di diventare proprietari della casa in cui abitano da tempo.
Chi ha diritto di prelazione?
Il diritto di prelazione può essere esercitato dagli inquilini regolarmente assegnatari dell’alloggio popolare, ovvero coloro che:
Hanno ottenuto l’assegnazione dell’immobile nel rispetto delle graduatorie previste dai bandi pubblici.
Hanno mantenuto nel tempo i requisiti di permanenza nell’edilizia residenziale pubblica.
Sono in regola con il pagamento del canone di locazione e delle spese condominiali.
In alcuni casi, la prelazione può essere estesa anche ai familiari conviventi dell’assegnatario, purché residenti nell’abitazione da un determinato numero di anni.
Come funziona la prelazione?
Quando l’ente pubblico decide di vendere un immobile di edilizia residenziale pubblica, deve notificare all’inquilino l’intenzione di cedere l’alloggio. A quel punto, l’assegnatario ha un periodo di tempo prestabilito (solitamente 60 giorni) per comunicare la volontà di acquistare l’immobile alle condizioni stabilite. L’inquilino può beneficiare di agevolazioni economiche, come sconti sul prezzo di vendita, rateizzazioni o mutui agevolati. Il prezzo di vendita, infatti, viene generalmente calcolato sulla base del valore catastale, risultando spesso più conveniente rispetto ai valori di mercato. Se l’inquilino decide di non esercitare il diritto di prelazione, l’immobile può essere venduto a terzi, ma sempre nel rispetto delle normative previste per la dismissione del patrimonio pubblico.
I vantaggi
Acquistare una casa popolare esercitando il diritto di prelazione comporta numerosi vantaggi, tra cui:
Prezzo agevolato, spesso inferiore a quello di mercato.
Possibilità di diventare proprietari della casa in cui si vive, evitando di dover cercare un’altra abitazione.
Stabilità abitativa, eliminando il rischio di dover lasciare l’immobile a seguito di eventuali cambiamenti nelle politiche abitative.