Un scorcio suggestivo della città che risale al 1941, dal Lungomare a Palazzo di Città al Castello Arechi
Il Palazzo di Città di Salerno, nella sua sede attuale sita in via Roma, venne inaugurato il 12 aprile del 1936. Fino ad allora la casa comunale era stata ospitata da Palazzo Sant’Antuono, detto anche Municipio Vecchio. L’edificio fu progettato dall’allora giovane architetto Camillo Guerra, ingegnere Capo dell’ufficio tecnico del Comune di Salerno a seguito della delibera del 4 agosto 1928. Edificato su una superficie di 5000 mq, è un’opera monumentale in stile tipicamente fascista. Il pianoterra è occupato quasi per metà dal Cinema-Teatro Augusteo, un’ampia sala capace di ospitare un pubblico di 700 persone. La corte centrale presenta uno scalone a due rampe che consente l’accesso al piano dov’è situato il Salone di Marmi che nel 1944, quando Salerno divenne Capitale del Regno, ospitò la prima riunione del Consiglio dei Ministri del Governo di Unità Nazionale. Le pareti della sala sono quasi completamente rivestite di marmi policromi con mosaici variopinti in oro, rosso e blu, i colori del gonfalone della città di Salerno. La sala è caratterizzata da cinque balconi che affacciano sul mare. Adiacente al Salone dei Marmi, c’è la Sala del Gonfalone che presenta un soffitto a cassettoni in vetrocemento. Nel corridoio esterno si possono ammirare le statue in bronzo scolpite da Gaetano Chiaromonte, che erano in origine dovevano essere poste all’esterno del Palazzo. Oltre a questi due saloni, sullo stesso piano si trovano anche una grande sala per Commissioni (oggi Sala Giunta) ed il Salotto ed il Gabinetto del Podestà e del Vice Podestà (oggi destinate a Sindaco e Vice Sindaco).
Con questo scatto che fotografa una Salerno agli inizi degli anni '40, auguriamo agli amici delle Agenzie "Immobiliare Trezza" un buon lunedì e un buon inizio di settimana.
Foto gentilmente concessa da Franco Cannavale, gruppo Facebook Salerno Archivio.