Per superficie commerciale si intende tutto ciò che compone un immobile, inclusi muri, balconi e pertinenze ad uso esclusivo
La definizione di superficie commerciale riportata dal “Codice delle Valutazioni Immobiliari” afferma che si tratta delle effettive dimensioni di un immobile. Le superfici che devono essere tenute in considerazione sono dunque:
La differenza tra superficie commerciale e calpestabile
Per capire le “reali” dimensioni di un immobile è utile conoscere la sua superficie calpestabile, cioè lo spazio che davvero si ha a disposizione. Semplificando di molto possiamo dire che si tratta del “pavimento”, senza considerare i muri perimetrali né quelli interni, ma per il calcolo esatto è bene affidarsi a un esperto che utilizzerà sistemi professionali per il conteggio. È chiaro comunque che i metri quadri calpestabili siano sempre inferiori a quelli commerciali.
Come calcolare la superficie commerciale
La valutazione della superficie commerciale di un immobile non attribuisce lo stesso peso a tutte le sue parti. In pratica, per calcolare correttamente la superficie commerciale di un immobile non è sufficiente sommare le aree dei vani e delle pertinenze, ma occorre utilizzare degli opportuni coefficienti, detti “quote percentuali”. Prima di procedere con i conteggi effettivi, è essenziale ricordare che qualsiasi immobile, a prescindere dalla sua destinazione d’uso, è formato da vani principali (es. cucine, camere da letto ecc.) e vani accessori, distinti in diretti (bagni, disimpegni corridoi ecc.) e indiretti (le cosiddette pertinenze).