Tassi alti, carenza di case nuove e Superbonus frenano le compravendite

Tra le cause, secondo Abitare.Co, oltre ai mutui e a un’offerta scarsa, anche l’aumento del valore delle case ristrutturate con i bonus che ne aumenta il valore e la tassazione

Nei primi tre mesi dell'anno, il mercato immobiliare residenziale nazionale ha subito un calo del 7,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con 154.770 compravendite. Tra le principali città metropolitane, Milano ha registrato il calo maggiore (-13,2%, 5.141 transazioni), seguita da Torino (-10,2%, 3.193 transazioni) e Roma (-6,9%, 7.703 transazioni).

Secondo Abitare Co., le cause principali di questa frenata sono: la scarsità di nuove abitazioni efficienti dal punto di vista energetico, l'incertezza economica e il calo del potere d'acquisto, oltre alla diminuzione degli investimenti nel residenziale (-35% nel primo trimestre 2024) e al ritiro dal mercato di immobili ristrutturati con il Superbonus a causa della tassazione sulle plusvalenze.

Le compravendite di abitazioni acquistate con mutuo sono ai minimi storici, con poco più di 56mila transazioni, pari al 40% del totale, a causa dell'aumento dei tassi d'interesse adottato dalla BCE per contrastare l'inflazione.

Prima del Covid, il 53% delle famiglie acquistava casa con un mutuo; ora la percentuale è scesa al 40%. Giuseppe Crupi, CEO di Abitare Co., ha spiegato che la mancanza di nuove case incide notevolmente sulle compravendite. Milano registra una quota del 12,6% con 648 compravendite, mentre Roma ha venduto 670 nuove case, pari all'8,7% delle vendite totali. Nelle altre grandi città, le vendite di nuove case non superano le cento unità a trimestre.

L'incertezza economica e il calo del potere d'acquisto influenzano fortemente le scelte familiari. Gli investimenti residenziali sono diminuiti di oltre 50 punti percentuali dal 2022 al 2023, principalmente a causa dei tassi di interesse elevati. Nel primo trimestre 2024, gli investimenti residenziali italiani hanno raggiunto 120 milioni di euro, con un calo del 35% rispetto allo stesso periodo del 2023. Milano, che attira circa l'80% degli investimenti, ha subito un calo del 28%.

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